Il sottufficiale, ora scomparso, operò in prima linea in occasione di clamorose vicende di cronaca e di terrorismo che riguardarono il Reatino. Elemento di fiducia per l'Arma e per i magistrati, arrestò nel 1979 a Tivoli Sergio Calore, tra i terroristi più pericolosi della destra eversiva italiana e sospettato di essere implicato nella ricostituzione del disciolto partito fascista. Al Terminillo, nel 1984, convinse alla resa uno dei sequestratori di Anna Bulgari e Giorgio Calissoni
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