Il penalista reatino interviene sul progettato cambiamento del rito dibattimentale da parte del ministro della Giustizia Bonafede: "Il libero convincimento del giudice si basa sul contatto diretto con le parti, è impensabile procedere via cavo. Deve essere difesa l'oralità perchè l'opinione pubblica ha il diritto di controllare le condotte dei protagonisti"
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