
L’argomento è di grande attualità e sarà affrontato in un seminario a Torino, organizzato il 14 marzo dalla società Convenia srl, al quale parteciperanno avvocati esperti in materia di lavoro chiamati a dibattere sul tema “Poteri di controllo del datore di lavoro e diritti dei lavoratori” e sugli aspetti collegati alla disciplina legislativa e regolamentare secondo i più recenti orientamenti giurisprudenziali. Tra i relatori del webinar ci sarà l’avvocato giuslavorista reatino Massimiliano Magnanelli, che si alternerà con gli esperti Luigi Antonio Beccaria, Andrea Bortoluzzi, Pasquale Dui, Damiana Lesce, Paola Polliani e Roberto Restelli, associati di studi legali che si occupano di materia del lavoro. Si parlerà, tra l’altro, di controlli dei lavoratori eseguiti a mezzo di guardie giurate, da remoto usando sistemi strumentali, di rispetto della privacy nonché di controlli sulla persona e sulla personalità. L’intervento di Magnanelli si incentrerà su due linee. La prima sarà incentrata sui controlli sanitari nei riguardi del lavoratore e quindi gli accertamenti sulle assenze per malattia dello stesso, anche attraverso l'utilizzo di agenzie investigative, le conseguenze nell'ipotesi di assenza durante le fasce di reperibilità anche dal punto di vista disciplinare. Quindi, sarà affrontato l’aspetto relativo ad attività lavorativa o ludica svolta durante la malattia, che risulti essere totalmente simulata, oppure quando l'attività ludica o lavorativa ritardi la guarigione del lavoratore e quindi il suo rientro in azienda giustificando il licenziamento.
Sorveglianza sanitaria
La seconda linea riguarderà la sorveglianza sanitaria, tematica nuova per il settore giuslavoristico che prende spunto da quanto sostenuto dal professor Treu, nel corso di un convegno, secondo cui per troppi anni è stata una materia di cui si sono occupati esclusivamente i medici legali e gli avvocati penalisti, ma che oggi interessa anche gli avvocati specializzati in diritto del lavoro. La sorveglianza sanitaria è, in sintesi, la valutazione da parte del medico competente della idoneità specifica del lavoratore alle mansioni che svolge sul luogo di lavoro, e viene svolta sia in fase preassuntiva che in fase post assuntiva e comunque ogni volta il lavoratore subisce una modifica delle proprie mansioni. La sorveglianza sanitaria è l'unica eccezione all'articolo 5 dello statuto dei lavoratori che prevede il divieto di controllare le infermità e le idoneità fisica dei lavoratori attraverso medici di fiducia del datore dovendosi sempre nelle altre ipotesi rivolgersi alle strutture di medicina legale pubbliche presso le Asl. Un altro approfondimento sarà relativo alla violazione delle norme sulla sorveglianza sanitaria che comporta delle responsabilità penali nel caso in cui si verifichino infortuni sul lavoro dovuti alla mancata adozione delle idonee misure a tutela della salute del lavoratore.
Interessante è la nuova prospettiva della sorveglianza sanitaria che non è più vista soltanto come prevenzione degli infortuni, ma anche come promozione della salute del lavoratore prevedendo a carico del datore non solo l'obbligo di adottare le misure di sicurezza per prevenire eventi infortunistici, ma di attuare tutte le misure idonee a promuovere il diritto alla salute del lavoratore e a migliorarla. La norma nasce a causa dell’invecchiamento graduale del personale in servizio in Italia. Si pensa, ad esempio, ad aumentare lo smart working come accomodamento ragionevole per i lavoratori diversamente abili o ad un intervento sussidiario dei medici di base in collegamento funzionale con i medici competenti per intervenire sulla salute del lavoratore che è cosa diversa dalla idoneità al lavoro. I medici competenti sono medici legali che possono essere dipendenti della azienda o liberi professionisti specializzati in medicina o legati da collaborazioni con società specializzate in materia.