Corte di giustizia tributaria, piano del ministero delle Finanze per sopprimere la sede di Rieti

21/02/2025
Commissione a rischio a Rieti
Commissione a rischio a Rieti
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Rieti rischia di perdere la sede di Giustizia tributaria e le cause saranno discusse davanti alla Commissione di Roma, dove verrà accorpata insieme all’ufficio di Viterbo. Un taglio previsto dalla riforma all’esame del Ministero delle finanze che nel Lazio colpirà anche Frosinone, destinato a essere accorpato a Latina. Una spending rewiev che ricorda molto quella del 2011, quando il governo Monti varò la legge Severino che riordinava la geografia giudiziaria in Italia sopprimendo 220 sezioni distaccate di tribunale, centinaia di uffici del Giudice di pace e alcuni piccoli tribunali, il tutto in nome di un risparmio delle spese che poi, a distanza di anni, non sembra aver ottenuto i risultati sperati. Adesso, il progetto che colpisce la giustizia di prossimità prende di mira quelle Commissioni provinciali tributarie che non garantirebbero più, secondo dati e stime ministeriali, un flusso di procedimenti tali da giustificarne il mantenimento in attività. In Italia, secondo il piano del Mef, 64 delle attuali 103 sedi dovranno essere soppresse, per accentrare il lavoro nelle 39 sedi superstiti. C’è anche una regione, la Valle d’Aosta, che addirittura perderà l’unica Corte di Giustizia tributaria esistente perché quella del capoluogo sarà assorbita da Torino, in Piemonte, insieme ad Asti e Cuneo. Per Rieti, e la Sabina intera, è un nuovo colpo, che arriva dopo la chiusura della sezione distaccata del tribunale a Poggio Mirteto dove è rimasto in funzione il Giudice di pace, miracolosamente scampato alla chiusura del 2011 grazie all’impegno assunto dai comuni interessati che si sono fatti carico delle spese di gestione.

Le reazioni

Le reazioni contro questa razionalizzazione non mancano, a Rieti il Consiglio dell’ordine degli avvocati è preoccupato e chiede agli altri ordini forensi del Lazio di mobilitarsi. Lo fa con un documento che il presidente Attilio Ferri ha elaborato e sottoporrà agli organismi regionali in cui “esprime viva preoccupazione per il piano allo studio del Ministero economia e finanza e del Consiglio di presidenza di giustizia tributaria, che prevede la chiusura in tutta Italia di circa il 60 per cento delle attuali sedi delle Corti di giustizia tributaria. Nel Lazio ben tre sedi verrebbero soppresse in quanto quelle di  Rieti e Viterbo sarebbero accorpate a Roma, mentre quella di Frosinone a Latina. Il piano si pone in netta antitesi con la giustizia di prossimità che l’avvocatura ha sempre sostenuto quale unico presidio per la tutela effettiva dei diritti dei cittadini, diritti che altrimenti verrebbero sacrificati sull’altare dell’efficientismo. Il presunto risparmio che questi tagli dovrebbe generare invece si riverbererebbe negativamente sugli avvocati ed i loro clienti sui quali graverebbero in primis i maggiori costi logistici per il raggiungimento delle sedi giudiziarie rimaste funzionanti, sedi peraltro già oberate di contenzioso. L’esperienza del tagli draconiani del governo Monti ci dice che questi non hanno portato per nulla ad una maggiore efficienza dell’apparato giudiziario”.