Una figura che ha messo a disposizione della città tutti gli strumenti che gli derivavano dal ricoprire incarichi di assoluto rilievo, riservando sostegno e attenzione a molti settori, ben ricordati dalla targa commemorativa che sintetizza l’impegno profuso nei campi dell’economia, della cultura, dello sport e del sociale. Alessandro Rinaldi, il più longevo presidente dell’ex Cassa di Risparmio dopo Giustino de Sanctis, a cui il Comune di Rieti ha voluto intitolare il parco dello sport di via Theseider a sei anni dalla scomparsa, avvenuta nel 2018, ha attraversato da protagonista un lungo periodo della storia reatina legando il proprio nome, insieme a quello di altri soggetti istituzionali, a momenti importanti. Apprezzato medico odontoiatra, pronipote del vescovo Massimo Rinaldi, una storia familiare legata anche allo sviluppo del Terminillo, fu individuato a metà degli anni 90 dai vertici milanesi della Cariplo come la persona più adatta per rilanciare l’immagine di una banca uscita devastata da una lunga e complessa vicenda giudiziaria. E mai scelta si rivelò più azzeccata. Nei diciotto anni di presidenza, Rinaldi seppe restituire fiducia a risparmiatori e investitori, ma riportò soprattutto serenità tra i lavoratori, scossi dal ciclone che si era abbattuto sull’istituto. Si deve a una sua intuizione, poi, la nascita del Reate Festival per la valorizzazione del bel canto, e della Fondazione Flavio Vespasiano presieduta da Gianni Letta, amico personale di Rinaldi che riceveva spesso a Palazzo Chigi negli anni di governo Berlusconi. Un’iniziativa che, a distanza di tempo, continua a raccogliere consenso, come pure non può essere dimenticato il ruolo che Rinaldi ha avuto nel mondo dello sport.
L'ambulanza per la Cri
Il basket come primo amore, accorto dirigente della AMG Sebastiani in anni di maggiore successo dell'epoca Sojourner, poi la conversione per l’atletica di Andrea Milardi, la cui Studentesca Reatina, che ha visto Rinaldi presidente, ha sempre potuto contare sulla preziosa sponsorizzazione della Cariri per raggiungere i traguardi che l’hanno proiettata ai vertici giovanili nazionali. E, non è un caso, che il parco dello Sport intitolato all’ex presidente sorga proprio a pochi metri di distanza dal ponte sul Velino intitolato allo scomparso allenatore, un affiancamento per ricordarne le tante vittorie ottenute. Ma Alessandro Rinaldi, ha riassunto il sindaco Daniele Sinibaldi, parlando davanti ai familiari e agli amici dello scomparso a nome della Giunta che ha deliberato l’intitolazione del parco proposta dall’assessore Giovanni Rositani, è stato anche tanto altro, con ruoli ricoperti in settori dove lo sguardo rivolto dall’ex presidente verso la sua città è sempre stato costante. Una sensibilità mai venuta meno, neppure quando fu trasportato da Rieti a Terni a bordo di una vecchia ambulanza della Croce Rossa dopo essere stato colpito da un malore. Non era più il presidente della Cariri, ormai assorbita da Intesa San Paolo, ma si adoperò ugualmente per far deliberare l’acquisto di un mezzo più attrezzato destinato all’associazione che non aveva i soldi necessari. Un ultimo regalo, da parte di un uomo che non ha mai ostentato il pur grande potere di cui ha disposto, ma del quale la “sua” Rieti ha fruito e lo ricorderà sempre con il parco dello Sport.