Antonio De Santis va in pensione, anzi no. Manca il personale e l'ausiliario resta in tribunale

02/12/2024
Antonio "Tonino" De Santis
Antonio "Tonino" De Santis
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La pensione, quella che ti allontana dal lavoro attivo, può aspettare, perché Antonio De Santis continuerà a svolgere le mansioni che ricopriva prima del pensionamento, scattato dal 1 novembre. Il tribunale di Rieti soffre la carenza di ausiliari che in base alla pianta organica del ministero dovrebbero essere nove, mentre in realtà in servizio ne erano rimasti solo due. Congedato De Santis, sarebbe stato pressoché impossibile per l’unico ausiliare rimasto in servizio far fronte a ogni esigenza e, così, l’appena pensionato ex dipendente è stato richiamato in servizio già dal giorno successivo grazie a un accordo di collaborazione e continuerà a coadiuvare il collega, almeno fino a quando l’organico non verrà potenziato, continuando a fornire il proprio contributo grazie all’esperienza accumulata occupandosi di servizi logistici e del funzionamento del palazzo di giustizia. Tra gli ultimi componenti della vecchia guardia ancora in forza a piazza Bachelet, Antonio “Tonino” De Santis ha trascorso alle dipendenze del ministero quasi 44 anni, iniziando giovanissimo a lavorare nell’ufficio di gabinetto del ministro della Giustizia a Roma, poi la decisione dopo otto anni di tornare a Rieti, dove ne ha trascorsi altri dieci all’Archivio notarile di Rieti, fino ad approdare a piazza Bachelet nel 1998. A firmare la sua immissione in servizio fu l’allora pretore Stefano Venturini, il giudice scomparso quest’anno in un incidente stradale a Roma quando era consigliere della Corte di Appello e che qualcuno ha voluto ricordare.

A salutare De Santis nell’aula civile del tribunale, insieme a colleghi e avvocati, sono stati l’ex presidente Pierfrancesco de Angelis, arrivato da Roma dove dirige da settembre la sezione Gip-Gup e che ha avuto nel neo pensionato un fidato collaboratore, l’attuale presidente supplente Carlo Sabatini, la procuratrice facente funzione Cristina Cambi, la direttrice del tribunale Letizia Battaglia, l’ex dirigente del civile Luise, e il presidente dell’Ordine degli avvocati Attilio Ferri. Unanime il riconoscimento espresso dai giudici per la disponibilità e l’impegno dimostrati su più fronti dall’ex ausiliario, in particolare, come è stato ricordato, quando si è reso necessario trovare la soluzione più idonea per ampliare l’archivio giudiziario dopo che gli spazi disponibili a piazza Bachelet erano diventati insufficienti. Non è stata una ricerca facile, sono state valutate diverse  possibilità perché occorreva trovare locali che rispondessero ai requisiti in grado di garantire la sicurezza del materiale giudiziario custodito. Alla fine, i vertici del tribunale e gli uffici tecnici del ministero sono riusciti a individuare la sede più adatta alle esigenze, potendo anche contare sulla profonda conoscenza vantata da Antonio De Santis delle diverse realtà immobiliari presenti sul territorio.