Arriva al tribunale di Rieti la sala di ascolto per le fasce protette, un ambiente ospitato presso gli uffici dove opera la polizia giudiziaria della Procura della repubblica, riservato ai minori e alle vittime di violenza che devono sostenere il primo approccio con gli organi giudiziari. La stanza è stata completamente decorata dagli studenti del liceo Artistico “Elena Principessa di Napoli” di Rieti, che hanno contribuito con la loro opera ad offrire uno spazio accogliente ai coetanei meno fortunati.
Un altro, prezioso contributo è stato fornito all’iniziativa dall’Azione Cattolica di Rieti, pronta a donare il materiale necessario al compimento dell’opera. Il lavoro degli studenti dell’Artistico è durato circa quattro mesi ed è stato portato a termine con particolare impegno dal personale docente. La sala di ascolto, grazie alle tecnologie all’avanguardia di cui sarà dotata, consentirà di rendere le necessarie testimonianze senza mai entrare in un’aula di tribunale o essere costretti ad incontrare i soggetti imputati dei reati.
Inoltre, ogni conversazione, testimonianza o altro atto verbale, potrà essere videoregistrata e visualizzata in diretta dall’aula associata del Tribunale, dalla quale gli operatori potranno porre le necessarie domande alle vittime dei reati anche tramite degli psicologi, la cui collaborazione sarà offerta dall’Asl di Rieti, con la quale è in corso la stipula di una convenzione, il tutto per garantire la tutela delle fasce di popolazione più fragili. Inoltre, la sala sarà a disposizione di tutte le forze di polizia del territorio della provincia reatina, ove ne avessero necessità nel corso delle proprie indagini. La presentazione è prevista per il 26 maggio, presso la sede della Procura.