La lista di Magistratura Indipendente, corrente espressione della maggioranza di governo, ha ottenuto il maggior numero di preferenze alle elezioni per il rinnovo del sindacato delle toghe, ottenendo 2065 voti sui 6.857 espressi dai votanti che hanno espresso le preferenze per via telematica, seguita dalla corrente progressista di Area Dg con 1803 voti. Al terzo posto si è piazzato il gruppo centrista di Unicost con 1560 voti, quindi, a seguire Magistratura democratica con 1081 voti e Articolo CentoUno con 304. L’affluenza è stata dell’80 per cento ed ha superato quella del 2020 quando si era attestata al 64 per cento, facendo anche registrare 758 voti in più rispetto alla precedente consultazione. Le schede bianche sono state venticinque, mentre i voti nulli diciannove. Nella ripartizione dei seggi, 11 sono andati a Magistratura Indipendente, 9 ad Area Dg che ha visto in corsa il sostituto procuratore di Rieti Rocco Gustavo Maruotti, 8 a Unicost, 6 a Magistratura Democratica e 2 a Centouno.
Maruotti, componente uscente del direttivo, è risultato il più votato della sua corrente con 514 preferenze, e il quinto in assoluto della consultazione elettorale, preceduto solo dai primi quattro candidati di Magistratura Indipendente. Il pm reatino si conferma, dunque, nel parlamentino delle toghe e l’8 febbraio, nel corso della riunione degli eletti, si deciderà sul suo ruolo futuro in seno all’associazione magistrati. Maruotti è apertamente schierato contro la riforma Nordio, che prevede carriere separate e la nascita di un doppio Csm, e proprio alla vigilia della consultazione aveva nuovamente esposto le sue critiche in una lunga intervista pubblicata da un quotidiano nazionale.