Avvocati in fuga dall'Ordine, record (negativo) di candidati alle elezioni per rinnovare il consiglio

15/01/2023
Seggio elettorale all'Ordine
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Record di cancellazioni dall’albo (erano venti fino a novembre), e record (negativo) anche per quanto riguarda il numero dei candidati che, dal 25 al 27 gennaio, si contenderanno un posto nel Consiglio direttivo degli avvocati di Rieti: undici per ricoprire nove posti. Una “fuga” che non ha precedenti e, pur trattandosi di una situazione che rispecchia le difficoltà in cui opera la categoria forense, comune in tutto il territorio nazionale, in una piccola realtà come quella reatina, dove gli iscritti all’albo a dicembre erano 425, finisce per risaltare più che altrove perché mai, in passato, i candidati a rivestire l’incarico di consigliere erano stati così pochi. E non bisogna andare troppo indietro per riscontrare situazioni di segno opposto, quando a contendersi l’elezione erano in numero  almeno doppio rispetto ai posti disponibili e più liste scendevano in campo, oppure, come avvenne nel 2012, quando al ballottaggio per eleggere gli ultimi tre consiglieri parteciparono 87 avvocati. Per non  parlare poi delle sfide epiche tra i big  del foro negli anni 2000, che hanno visto Antonio Belloni, l’avvocato rimasto alla presidenza per 22 anni, confrontarsi con rivali quali Cesare Chiarinelli, Alberto Trinchi e Massimo Leonardi, solo per citarne alcuni.

La situazione

Ci si chiede: ma perché non affascina più entrare a far parte del Consiglio dell’ordine? Il crollo verticale delle candidature offre diverse spiegazioni, a partire dal diminuito lavoro per le toghe in campo penale e civile, che rende più difficile l’impegno di avvocati che alle spalle non hanno studi consolidati o non possono far affidamento su incarichi remunerati in enti e istituti pubblici e privati, per cui diversi iscritti sono anche tornati a insegnare nelle scuole, pur senza cancellarsi dall’albo perché non si tratta di un’attività incompatibile con quella forense, altri hanno vinto i concorsi per essere assunti in aziende pubbliche (in testa c’è l’Asl) oppure si sono rifugiati in altri campi per sopperire a una crisi più che evidente certificata anche nel corso dell’assemblea di fine anno dalla relazione del presidente uscente Attilio Ferri: “E’ innegabile la situazione di difficoltà in cui si trova la nostra categoria, che non è solo locale ma nazionale, però credo che proprio per questo motivo è importante apportare il proprio contributo di idee e di azioni per affrontare i problemi e guardare al futuro con ottimismo”.

Il diminuito carico di lavoro, riscontrabile anche nel civile - nonostante i tempi record assicurati dal tribunale reatino per quanto riguarda la definizione delle cause di separazione legale consensuali, che l’hanno reso un unicum a livello regionale e tra i più veloci in Italia - sarebbe perciò uno dei motivi per cui molti avvocati puntano a impegnarsi maggiormente nella professione piuttosto che riservare tempo e energie nell’attività del consiglio, il cui regolamento prevede, tra l’altro, il divieto per i componenti di assumere incarichi incompatibili con il ruolo rivestito. Ordini svuotati anche della funzione di controllo disciplinare sugli iscritti, trasferita ai consigli distrettuali regionali, e ridimensionati in altri aspetti.

I candidati

I candidati alle elezioni sono: lista “Uniti per l’avvocatura”, guidata da Attilio Ferri, con Italo Carotti, Simona Pettine, Morena Fabi, Vincenzo Di Fazio e Luca Chiattelli. Correranno senza avere simboli di riferimento, Antonella Aguzzi, Eusebio Graziosi, Alberto Branzanti, Mariastella Diociaiuti e Caterina Bontempi.