Carmelo Ceraolo lascia la divisa, indagini e successi ottenuti con i reparti operativi dei carabinieri

08/02/2024
Il maggiore Ceraolo
Il maggiore Ceraolo
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Carabiniere per passione, innamorato della divisa che ha indossato per 42 anni. Ma, come insegna la vita, tutto ha un inizio e una fine, e così per Carmelo Ceraolo è arrivato il momento del congedo dall’Arma. Se ne va con il grado di maggiore, appena ottenuto, e una lunga carriera costellata di soddisfazioni perché Ceraolo ha sempre privilegiato l’azione ai più comodi incarichi burocratici che dopo tanti anni di servizio effettivo rappresentano per alcuni l’ultimo approdo. Arruolato nei carabinieri nel 1981, laureato in Giurisprudenza, il maggiore ha all’attivo numerosi incarichi ricoperti in reparti operativi, a partire dal 3° battaglione Lombardia di Milano, al nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bagheria, in Sicilia, fino al nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti, città dove si è sposato mettendo su famiglia, per finire a un’altra esperienza, non meno impegnativa, quella di comandante della stazione di Poggio Moiano, il paese teatro di molte inchieste contro il traffico di droga.

Doveva andare in pensione da alcuni anni, ma poi decise nel 2018, sospinto dalla passione per la divisa, di partecipare al corso ruolo straordinario ad esaurimento presso la scuola ufficiali di Roma, al termine del quale era stato nominato sottotenente. Poi, nel 2021, la promozione al grado di capitano, assegnato alla guida della Compagnia di Poggio Mirteto, ruolo che gli ha consentito di mettere a segno diverse operazioni e arresti soprattutto contro lo spaccio di sostanze stupefacenti che in Sabina è favorito dalla vicinanza con Roma, sempre raccordandosi con i magistrati della Procura di Rieti.

Carmelo Ceraolo può vantare un lungo curriculum professionale di tutto rispetto, arricchito da cinque missioni all’estero, ma a contare è stato l’impegno che il maggiore ha messo al servizio dell’Arma e in difesa dei cittadini contro la criminalità. Al maggiore il saluto di commiato è arrivato dai vertici regionali e locali del Corpo e non sono stati certo di circostanza, ma sentiti, perché Ceraolo resta per tutti un esempio di attaccamento al dovere e di stimolo per i carabinieri più giovani.