L’aumento delle segnalazioni su casi di violenza contro le donne confermano come il fenomeno, nonostante le campagne di sensibilizzazione e le tante iniziative assunte da istituzioni pubbliche e associazioni, rappresenta, in modo costante, un’emergenza che non consente agli operatori di abbassare la guardia. Nei mesi scorsi, la procura della repubblica di Rieti aveva già certificato una crescita delle denunce presentate alle forze dell’ordine su episodi di maltrattamenti, stalking e violenza che vedono la donna come vittima, e questa accelerazione aveva imposto la necessità di affinare i tempi per intervenire nei casi classificati come “codice rosso” e da trattare in via prioritaria per evitare pericolose escalation da parte dei responsabili. Si tratta di un impegno nuovo per la polizia, chiamata a intervenire con maggiore frequenza, che però richiede una conoscenza approfondita di metodiche e sistemi di indagine, un argomento affrontato e esaminato in Questura durante un incontro tra magistrati e rappresentanti della Polizia di stato. Il tema della conferenza organizzata su iniziativa del questore di Rieti, ha riguardato l’evoluzione normativa e i risvolti applicativi nei casi di violenza, aspetti illustrati dalla procuratrice della repubblica Cristina Cambi, molto attiva da sempre in questo campo e autrice di diversi interventi pubblici, e dai sostituti procuratori Luana Bennetti e Edoardo Capizzi, sui tavoli finiscono sempre più frequentemente denunce e segnalazioni. I relatori, dopo avere analizzato i vari aspetti della legge che disciplina la materia, hanno fornito utili indicazioni operative per un corretto approccio degli operatori di polizia negli interventi relativi a reati da codice rosso. Nel corso del confronto è stata data risposta ai molteplici aspetti che possono presentarsi al momento di un intervento o di ricevimento di una denuncia su episodi di violenza, e sulla corretta applicazione della normativa, attraverso l’analisi di casi pratici e questioni operative.