Emergenza magistrati in tribunale, a settembre la pianta organica ridotta a metà

15/07/2024
L'entrata del tribunale
L'entrata del tribunale
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Il prossimo anno giudiziario, quello che partirà a settembre, non si annuncia tra i più facili. A Rieti, su un organico di 13 giudici (undici magistrati oltre al presidente del tribunale e al presidente di sezione), ne mancheranno 6, quasi la metà, e i problemi per gli avvocati sembrano inevitabilmente destinati ad aumentare, tra continui rinvii delle cause e udienze saltate. Fino al mese di giugno del 2023, la pianta organica era praticamente al completo, mancava un solo elemento, ma quest’anno, dopo la pausa estiva, il presidente Pierfrancesco de Angelis andrà a dirigere la sezione Gip-Gup a Roma, dove prenderà servizio il 9 settembre, una magistrata, vincitrice del concorso al Tar, addetta attualmente al settore Lavoro, transiterà prima della pausa feriale nella giurisdizione amministrativa, mentre altre due sono in congedo obbligatorio per maternità ed il loro rientro si prevede che non avverrà prima del settembre 2025. In aggiunta, un altro giudice del settore Civile, Gianluca Morabito, entro l’anno prenderà servizio al tribunale di Roma dove è stato trasferito. La situazione è stata illustrata dal presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati, Attilio Ferri, in occasione dell’assemblea che ha approvato, all’unanimità, sia il conto consuntivo 2023, che il bilancio di previsione  2024, incassando non solo il parere favorevole ai bilanci da parte del revisore dei conti Laura Bellini, nominata dal tribunale come organo esterno, ma anche il giudizio positivo sull’equilibrio finanziario raggiunto dall’ente, che non è stato messo in pericolo dalla diminuzione delle quote di iscrizione, deciso dal direttivo per venire incontro ai colleghi in difficoltà. Numero di associati sceso a 409 ( 242 femmine e 167 maschi) mentre nel 2020 erano 443, in diminuzione rispetto ai 470 nella prima decade del 2000 e ai 562 di inizio secolo (273 iscritti all’albo e 279 praticanti). 

Nuova sede

Consiglio dell’ordine che si appresta, inoltre, a deliberare l’ammodernamento dei  locali nel palazzo degli uffici Finanziari in via Verani, sullo stesso piano dove si trovano il Giudice di pace e la sede Unep. “La scarsità delle risorse finanziarie dell’Ordine e la posizione, non felicissima, delle stanze che ci erano state assegnate nel 2018 in sostituzione della storica sede di via delle Ortensie – spiega l’avvocato Ferri -, ci aveva spinto a sospendere il progetto di ristrutturazione. Ma, adesso, il conto economico è migliorato dopo l’accordo transattivo del contenzioso raggiunto con la Sabina Universitas per uscire dal Cda, e preso atto dell’allungamento dei tempi per definire il progetto del Comune di adeguamento sismico dell'attuale istituto Sisti – Minervini, che dovrebbe in futuro ospitare la nostra sede, nonché gli uffici dell’Unep e del giudice di pace, ora dislocati in via Verani, è stato deciso di intervenire. Il progetto dovrà avere un impatto minimale sulle finanze dell’Ordine e permetterà l’uso dei locali per attività di formazione, di coworking e istituzionale del Consiglio che attualmente non può fruire di spazi adeguati”. A piazza Bachelet resterà, comunque, la segreteria, dove la veterana Maria Grazia Barberini festeggerà nel 2025 i trent’anni di servizio, svolti nel segno dell’affidabilità e della competenza.