Festa per salutare Ettore Marchesani, in pensione lo storico assistente giudiziario

25/05/2023
Il congedo
Il congedo
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Cerimonia dei saluti in tribunale per il congedo di Ettore Marchesani, storico assistente giudiziario della cancelleria dibattimentale approdato alla pensione dopo 43 anni di servizio, 34 dei quali trascorsi a Rieti dove, proveniente dal Csm, e prima ancora dal tribunale dei Minori di Venezia, era arrivato quando l'entrata in vigore della riforma del codice di procedura penale, nel 1989, diede vita alle nuove Procure della Repubblica presso le Preture, realtà definitivamente soppresse nel 1999. Marchesani ha attraversato da allora più di una stagione, tenendo “a battesimo” molti magistrati al loro primo incarico e anche tanti giovani avvocati all’inizio della loro carriera e che ora, ormai formati, si sono presentati numerosi per salutarlo, ai quali ha fornito consigli e collaborazione forte dell’esperienza maturata sul campo, guadagnandosi da parte dell’intero ambiente giudiziario una fiducia che non è mai venuta meno nel tempo.

Le parole pronunciate dal sostituto procuratore Lorenzo Francia in un’aula civile gremita di magistrati, avvocati e dipendenti, ben rappresentano il sentimento generale: “Vengo a Rieti, da Roma, da quattordici anni, e devo dire che incontrare alla mattina Marchesani in corridoio ha sempre rappresentato per me una certezza sul lavoro  a inizio giornata”. Frasi che tutti si sono sentiti di condividere, a partire dal presidente del tribunale Pierfrancesco de Angelis: “Lavorare con lui è stato positivo perché è risultato fondamentale per ogni giudice con cui ha collaborato e di questo vogliamo ringraziarlo”. Al neo pensionato è andato il ringraziamento, a nome dell’intera categoria, del presidente dell’ordine degli avvocati Attilio Ferri, “perché durante la pandemia, quando era oggettivamente difficile rapportarsi con la macchina giudiziaria a causa di rinvii e sospensioni dell’attività, in Ettore abbiamo trovato una persona sempre disponibile, direi soprattutto un amico pronto ad aiutarci grazie alla sua competenza”.

Tifoso di indiscussa fede laziale, come l’ex gip Andrea Fanelli che è tornato appositamente da Roma per salutarlo, Marchesani è stato insignito dello spiritoso titolo di “Pensionato dell’anno”, con tanto di fascia indossata dai colori, manco a dirlo, bianco e azzurro. Lui, un po’ emozionato, ha ringraziato parlando della pensione come di un traguardo ambito, ma adesso visto con tristezza. Però, un pensiero l’ha voluto rivolgere anche a quegli avvocati e colleghi, in primis Bruno Pasquini, al quale è stata intitolato l’archivio, che non ci sono più, e che ha accomunato nel ricordo a tutti gli altri con i quali ha costruito un rapporto di rispetto e stima. In regalo ha ricevuto un viaggio che farà con la moglie, magari per mitigare quella malinconia che già faceva capolino tra un brindisi e un abbraccio. Adesso si volta pagina, buon viaggio.