Lutto nel foro reatino. Se n’è andata a soli 45 anni Alessia Desideri, avvocata stroncata da un malore che nel giro di due soli giorni l’ha condotta alla morte nonostante gli sforzi compiuti dai medici del reparto Rianimazione dell’ospedale de Lellis dove era stata ricoverata dopo essersi sentita male in casa. Originaria della Calabria, dove era nata a Casarano, la professionista era residente nella frazione di San Liberato di Cantalice insieme al marito e al loro bambino di sette anni. Molto apprezzata per l’impegno sempre profuso nel lavoro, stimata dai colleghi per la correttezza mostrata nei rapporti di lavoro, la Desideri si occupava prevalentemente di cause civili e di lavoro, e ultimamente stava lavorando al deposito di una memoria conclusionale nell’ambito di un processo di risarcimento danni, nato da un incidente mortale avvenuto in passato a Limiti di Greccio, dove curava gli interessi dei genitori della vittima.
Dopo aver superato l’esame di abilitazione alla professione, Alessia Desideri si era iscritta all’albo degli avvocati di Rieti nel gennaio 2008 ed era entrata a far parte dello studio legale di Osvaldo Sabetta, l’avvocato scomparso da alcuni anni, ma ultimamente aveva deciso di proseguire l’attività trasferendosi in un altro studio, in via delle Orchidee, a poca distanza dal Palazzo di giustizia, dove presto si sarebbe aggiunto un altro collega che abita ugualmente nel comune di Cantalice. La scomparsa ha particolarmente colpito l’avvocatura reatina, che già in passato ha pianto altre toghe prematuramente scomparse, per tutte varrà ricordare Nicola Recchia, al quale è stata dedicata un’aula di udienza del tribunale, e Giovanni Paribocci, avvocato tributarista.