Il giudice Francesco Oddi designato dalla commissione del Csm a guidare il tribunale di Viterbo

20/05/2022
Oddi nell'aula Caperna
Oddi nell'aula Caperna
Printer Friendly, PDF & Email

Il giudice Francesco Oddi, magistrato che a Rieti ha mosso i primi passi della carriera, è stato indicato dalla quinta commissione del Csm a guidare il tribunale di Viterbo. Il magistrato, attualmente presidente di sezione del tribunale di Roma, ha ottenuto quattro voti, due in più rispetto al suo concorrente Leopoldo Sciarrillo, giudice del tribunale di Oristano. Adesso la scelta finale spetterà al plenum del Csm, dove la pratica istruita dalla quinta commissione approderà dopo l’acquisizione del concerto sulla nomina da parte del ministro della Giustizia Marta Cartabia.

Oddi, 61anni, figura molto apprezzata dall’avvocatura reatina, è rimasto in servizio a Rieti in due periodi ben distinti. Il primo risale ai primi anni 90, in qualità di giudice del tribunale e componente del collegio penale (fu il relatore, tra l’altro, della sentenza relativa al primo processo di Tangentopoli a Rieti, nato dalle tangenti pagate dalla Crea ai politici per favorire la nascita della Sogea), poi dopo un lungo periodo trascorso a Roma, il ritorno in Sabina come presidente di sezione, ufficio che ha diretto fino al 2015, quando è tornato a piazzale Clodio per ricoprire lo stesso incarico.

A lui toccò, nel 2012, l’ingrato compito di decretare, in veste di presidente supplente di Rieti prima della nomina di Francesco Mele, la chiusura anticipata di otto mesi della sezione distaccata di Poggio Mirteto soppressa dopo l’approvazione da parte del governo Monti del disegno di legge delega che ridefiniva la geografia giudiziaria in Italia. Indicato negli ultimi tempi come candidato a diventare presidente di tribunale a Macerata prima e L’Aquila poi, la commissione incarichi direttivi del Csm l’ha designato ora alla guida della sede di Viterbo accogliendo la sua domanda. Apprezzato per la rigorosità e la correttezza che l’hanno sempre contraddistinto nello svolgimento delle funzioni, a piazza Bachelet ha presieduto il collegio penale in processi di particolare rilevanza e delicatezza, mostrando grande equilibrio nell’assunzione dei giudizi.