A Rieti è scomparso un altro pezzo di quella che fu la Cassa di Risparmio, storica banca dei reatini fondata nel 1846 e assorbita dal gruppo Intesa San Paolo, dopo una serie di vicende finanziarie e giudiziarie che la videro coinvolta nell’ultimo decennio del secolo scorso. L’ agenzia 3 di viale Maraini ha chiuso i battenti, un po’ in sordina, trasferendo gli uffici nella filiale di piazza della Repubblica, al quartiere Borgo, che adesso, insieme a quella di Porta D’Arce, rappresenta le sole sedi aperte nel capoluogo. Con uno squilibrio sul territorio evidente, perché la chiusura di viale Maraini lascerà i clienti che abitano in popolosi quartieri come Regina Pacis, Madonna del Cuore e fino a Quattro Strade, privi di un riferimento fisico, mentre tutto graviterà nella parte opposta della città. A parziale compensazione degli utenti, lascerà in funzione i bancomat, disattivati con il trasferimento del personale. Al tempo stesso, l’istituto starebbe sondando il mercato immobiliare in cerca di un acquirente per i locali. Chiusura scontata e comunicata da tempo ai sindacati, con molti utenti che l’hanno saputo presentandosi in banca e trovando non più attivi gli sportelli. Ma non ci sono state le proteste del 2021, quando, sollecitato dall’ex sindaco Antonio Cicchetti, si rivelò decisivo l’intervento di Gianni Letta, già consigliere di fiducia di Silvio Berlusconi ed ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi guidati dallo scomparso presidente di Forza Italia, che a Rieti è di casa avendo sposato una reatina e ricopre, inoltre, la carica di presidente della Fondazione Flavio. Il gruppo di Torino accettò di procrastinare la chiusura, ma la politica della banca, finalizzata a ridurre in tutta Italia (come stanno facendo anche altri istituti di credito nazionali) il numero degli sportelli aperti al pubblico, è andata avanti e ogni ulteriore slittamento è stato escluso. L’addio a viale Maraini, agenzia relativamente giovane rispetto ad altre già chiuse da molti anni, cancella comunque un punto di riferimento per una parte consistente della città e per chi ha ancora davanti agli occhi, e nel cuore, la scritta dell’ex Cassa di Risparmio di Rieti, simbolo indiscusso di tante stagioni e di un’epoca irripetibile.
