La guerra che sta insanguinando l’Ucraina stimola riflessioni e approfondimenti per le conseguenze che sta provocando nel contesto internazionale e, soprattutto, nella popolazione colpita dall’attacco da parte della Russia di Putin, che sta provocando vittime e distruzioni nelle città. Un tema sul quale si confronteranno magistrati e avvocati (per quest’ultimi l’evento è accreditato dal Consiglio dell’ordine), supportati da esperti e da coloro che sono impegnati a condurre un’azione parallella di aiuti e sostegno ai profughi che fuggono dal paese dell’ex Unione Sovietica e cercano ospitalità in altre nazioni, tra le quali l’Italia.
Il 24 marzo, nella sala riunioni dell’ex chiesa di San Giorgio, nell’omonimo slargo al quartiere San Francesco, per iniziativa della sezione di Rieti dell’Aiga, l’associazione dei giovani avvocati presieduta da Giuseppe Morgante, la guerra in Ucraina sarà al centro di un incontro dove si parlerà dei profili giuridici, mass mediatici, psicologici ed umanitari che la tragedia sta provocando, argomenti che vedranno intervenire la giudice delle indagini preliminari del tribunale Floriana Lisena, la psicoterapeuta specializzata in psicologia dell’emergenza Francesca De Cagno, il giornalista inviato del Tg1 Giacinto Pinto, e due esponenti del mondo solidale reatino, la presidente del Centro Antiviolenza Angelita Silena D’Angeli, e la fondatrice della mensa di Santa Chiara Stefania Marinetti, entrambe tra le promotrice con le rispettive associazioni del pomeriggio di approfondimento, che avrà inizio alle 15 e si concluderà alle 19, che ha potuto contare anche sulla collaborazione della sottosezione di Rieti dell’Associazione nazionale magistrati.
I relatori avranno, poi, di fronte una platea composta anche da studenti dei licei Classico e Scientifico, da sensibilizzare su un tema che sta sconvolgendo gli equilibri dell’Est Europa e causando conseguenze economiche e politiche in gran parte del mondo. Un’occasione per riflettere su un evento che nessuno immaginava potesse causare conseguenze così gravi, ma anche un momento per segnare vicinanza e sostegno a tanti ucraini colpiti da lutti e devastazioni causate dagli attacchi dell’esercito russo.
