L'avvocato diventa giallista, intrighi e misteri in "Protocollo Alfa" di Diego Perugini

12/08/2021
Spy story ad alta tensione
Spy story ad alta tensione
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Avvocato penalista e, ora, anche giallista, autore di una spy story che trova ispirazione nella pandemia scatenata nel mondo dall’emergenza coronavirus e che si snoda in un crescendo di situazioni ad alta tensione, tali da proiettare un giovane professionista al centro di un’intricata storia internazionale dove l’obbiettivo è quello di individuare un vaccino che sconfigga il virus creato in laboratorio da due scienziati russi che rischia di sterminare l'umanità. Pagine avvincenti e ricche di colpi di scena quelle scritte dall’avvocato Diego Perugini, dove si incrociano spie e personaggi inquietanti, con gli immancabili morti ammazzati in una guerra tra 007 italiani e stranieri. Si intitola “Protocollo Alfa” il libro scritto dal penalista romano, edito dalla BastogiLibri, in vendita nelle librerie e on line, un thriller di 254 pagine in grado di stimolare nel lettore un’attenzione continua perché la soluzione del giallo appare sempre dietro l’angolo, con gli attori che rimbalzano tra Tripoli, Milano e Roma.

La trama

Lui, il protagonista della spy story, è Emilio Fornari, legale dalla vita professionale senza particolari scossoni, se non quelli provocati dalle sue incursioni nell’universo femminile grazie all’appeal esercitato sulle donne, agganciato all’uscita di un carcere, dove era andato per incontrare un detenuto ristretto al 41bis, da un misterioso personaggio, emissario di un’organizzazione internazionale che l’aveva scelto per coinvolgerlo nella storia. E proprio una donna, Anna, ricercatrice dell’istituto Spallanzani di Roma, l’immancabile spia in gonnella che non può mancare in ogni racconto giallo, è l’altra protagonista di “Protocollo Alfa” insieme a Fornari, impegnata nella scoperta del vaccino in grado di bloccare la pandemia, e della quale l’avvocato sciupa femmine finisce per invaghirsi e innamorarsi.

Attentati, sparatorie, morti, missioni pericolose giocate sul filo di un’altissima tensione e in un crescendo continuo di emozioni, il libro non si fa mancare niente e proietta il lettore in un mondo di intrighi, con un finale tutto da leggere. Perugini, protagonista nella vita reale di molti processi, alcuni di risonanza nazionale, tra i quali quello celebrato sulla morte di Stefano Cucchi, avvenuta a Roma nel 2009, dove ha difeso uno degli agenti della Polizia penitenziaria, ottenendone la piena assoluzione, accusato insieme ad altri colleghi, all’inizio delle indagini, del pestaggio che condusse al ricovero in ospedale e poi alla morte del 31enne arrestato dai carabinieri, ha scelto Contigliano per presentare in Sabina della sua opera di esordio. Lo farà nel pomeriggio del 13 agosto, in piazza XX Settembre, invitato dall’assessorato alla Cultura del Comune e dal Consiglio dell’ordine degli avvocati di Rieti, accompagnato nel suo viaggio mozzafiato dal giornalista reatino Fabrizio Colarieti, firma de l’Ansa e de La Notizia Giornale, uno che di thriller ha dimostrato di intendersi, scrivendo diversi testi e dirigendo il sito stragi80.it, che ha proprio nel giallo dell’abbattimento dell’aereo dell’Itavia, avvenuto a Ustica, il capitolo più intrigante e inquietante.