Un magistrato con un passato di pm della Direzione antimafia di Palermo, Costantino De Robbio, è stato proposto dalla quinta commissione del Csm a ricoprire il ruolo di presidente di sezione penale al tribunale di Rieti, occupando il posto lasciato vacante dopo otto anni da Carlo Sabatini, che continua comunque a svolgerne le funzioni. Una boccata di ossigeno per il ridotto organico di giudici, falcidiato da trasferimenti e congedi temporanei tra le toghe, che ben presto, però, dovrà fare a meno di un altro magistrato trasferito a Roma. Gianluca Morabito, infatti, lascerà a dicembre piazza Bachelet, dopo che il suo trasferimento deciso ad aprile dal Csm, era stato congelato per non ridurre ancora di più il numero delle toghe in servizio ed evitare così la paralisi dell’attività nel settore civile. L’indicazione in favore di De Robbio è stata decisa all’unanimità dalla commissione e ora dovrà passare all’approvazione del plenum, per essere resa effettiva dall’inizio del 2025. L'arrivo del nuovo magistrato alleggerirà il carico di lavoro che grava attualmente sul dottor Sabatini, impegnato a svolgere contemporaneamente le funzioni di giudice delle indagini preliminari, di presidente supplente del tribunale dopo il trasferimento di Pierfrancesco de Angelis, e di giudice penale, dove presiede monocratico e collegiale.
Il neo proposto presidente di sezione ha 55 anni, ha lavorato per dieci anni come pubblico ministero alla Ddadi Palermo,, quindi è stato giudice al tribunale di Latina e giudice delle indagini preliminari del tribunale di Roma. Il curriculum esaminato dalla quinta commissione riporta anche la presidenza ricoperta in seno all’Associazione nazionale magistrati di Roma e del distretto del Lazio. Dal 2020 è componente del Comitato direttivo della Scuola superiore della magistratura, organismo che sovrintende alla formazione dei magistrati di tutta Italia. E’ stato promotore di numerosi eventi per la promozione della legalità nelle scuole; ha ideato e diretto la “Notte Bianca della legalità” evento che ha portato nel maggio 2015 e nel maggio 2016 oltre 4000 studenti al Tribunale di Roma per una giornata dedicata alla discussione, con magistrati, avvocati ed esperti di temi quali bullismo, sicurezza in rete, violenza sessuale, stupefacenti. Autore di numerose monografie di diritto e procedura penale e coautore di libri ed articoli pubblicati su riviste giuridiche su stupefacenti, i reati stradali, ed altro, è stato relatore in decine di convegni anche sui rapporti tra scienza medica, psichiatria e diritto, oltre che sui temi dei reati sessuali pedopornografia e cyber bullismo.