Sarà celebrata il 25 ottobre la Giornata europea della giustizia civile, data individuata dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea nel 2003, in seguito alla quale la sesta commissione del Csm ha chiesto al plenum di adottare una delibera che confermi l’evento anche in Italia. L’iniziativa persegue l’obiettivo di informare adeguatamente i cittadini sui loro diritti e sulle modalità di funzionamento della giustizia civile,così contribuendo ad avvicinarli alla giustizia e quindi a migliorare l'accesso al servizio giudiziario. Così come negli scorsi anni, il Consiglio superiore della magistratura ritiene utile manifestare concretamente l'adesione a tale evento e per questo rivolge l’invito ai dirigenti degli uffici giudiziari affinché provvedano all'organizzazione, in accordo con le istituzioni, gli enti privati e gli ordini professionali che si dichiareranno disponibili, di iniziative ritenute opportune per celebrare la Giornata europea della giustizia civile.
Il Consiglio, sulla base delle precedenti esperienze, ritiene opportuno invitare i dirigenti degli uffici a dare continuità al progetto di sensibilizzazione ai problemi della giustizia civile, anche mediante la creazione in via informale di comitati o commissioni a carattere permanente, nonché valorizzando le esperienze già presenti sul territorio che vedono la collaborazione di magistrati, avvocati e personale di cancelleria e che in diversi contesti hanno prodotto prassi virtuose nel concreto esercizio della giurisdizione, con effetti positivi quanto ai profili di efficienza e di garanzia. L’obiettivo da perseguire è quello di incrementare la consapevolezza della funzione della giustizia civile e dell’analisi dei suoi problemi, nonché la ricerca di soluzioni possibili pur nella situazione data. A tal fine si auspica che uno specifico momento di confronto sia dedicato alle misure prospettate nei recenti progetti e interventi di riforma, che potrà fornire anche al Consiglio utili elementi di riflessione nell’esercizio delle sue funzioni consultive e dei suoi poteri di proposta. Le ulteriori specifiche tematiche oggetto di approfondimento e le modalità di organizzazione della giornata, e della eventuale trasmissione al Csm della sintesi delle valutazioni e delle proposte emerse dal confronto sulle ipotesi di riforma, sono rimesse alla iniziativa del dirigente dell’ufficio interessato.