A Rieti, a guidare l’ufficio della Procura, arriverà Paolo Auriemma, per otto anni procuratore della repubblica di Viterbo e, prima ancora, con ruoli di sostituto ricoperti a Frosinone, Roma e Cassino. Succederà a Lina Cusano, in pensione dal settembre 2023, le cui mansioni sono svolte da oltre un anno dalla sostituta più anziana Cristina Cambi e al cui posto sembrava destinato un importante pm romano, Erminio Amelio, titolare dell’ultima inchiesta sulla strage di Ustica. La nomina di Paolo Auriemma è stata proposta dalla quinta commissione incarichi del Csm, ma non ha registrato l’unanimità dei consensi perché due membri si sono astenuti, e la relativa delibera sarà approvata, con ogni probabilità, a gennaio, dopo la pausa feriale di fine anno. Il neo procuratore designato, 64 anni, romano, oltre agli incarichi operativi ha all’attivo un’0intensa attività associativa che l’ha visto ricoprire per un quadriennio il ruolo di componente del Consiglio superiore della magistratura, presidente della sezione di Roma dell’Associazione nazionale magistrati, e fondatore dell’Osservatorio sulla giustizia penale di Roma. Negli ultimi anni Auriemma era finito sotto inchiesta disciplinare da parte del Csm e indagato dalla procura di Perugia nell’ambito delle inchieste condotte sulle nomine pilotate in magistratura attribuite all’attività dell’ex magistrato Luca Palamara che, per questo, è stato rimosso dall’ordine giudiziario. Ad Auriemma erano stati contestati i contenuti di alcune chat estratte dal cellulare intercettato dell’ex presidente dell’Anm e questo aveva portato la Procura generale della Cassazione a ipotizzare cinque casi di presunta interferenze illecite nell’assegnazione degli incarichi alle toghe. Ma i messaggi scambiati fra il futuro procuratore di Rieti e Palamara sono stati considerati normali discussioni su dinamiche associative, senza mai superare la soglia della grave scorrettezza, passibile appunto di sanzione, e per questo nel luglio scorso Paolo Auriemma è stato assolto dalla sezione disciplinare del Csm, come anche è stato prosciolto da ogni ipotesi penale.