Un avvocato prestato alla politica, un viaggio per capire la gente e scavare a fondo nel territorio amico, ma anche per offrire un servizio alla comunità, mettendo a disposizione una lunga esperienza maturata in trent’anni di attività. Un’immersione totale quella di Silvana Forniti, avvocata del foro di Rieti, patrocinante in Cassazione, protagonista di tanti processi penali e civili, capace di ricoprire al meglio più ruoli nella vita familiare (moglie, mamma e nonna felice) senza che potessero ridurre l'impegno nel lavoro. Infine, biografa di se stessa, autrice di un libro dove lei si racconta e racconta il mondo di Mompeo, il paese che l’ha vista nascere e accompagnare nelle tappe di cresciuta umana e professionale.
L'esperienza
Un viaggio effettuato richiamando esperienze personali, evocando ricordi e testimonianze, richiamando volti e storie di personaggi locali, riscoprendo gli angoli più suggestivi della sua terra, rivivendo i momenti più significativi del mandato di sindaco, e affidando alle pagine del libro le riflessioni sulle responsabilità che deve avvertire un amministratore pubblico, chiamato a occuparsi dei bisogni di quella gente che, nel 2014, l’ha eletta sindaca, prima donna della storia locale a sedere sullo scranno più alto del Comune.
Silvana Forniti il percorso l’ha portato a termine lavorando fino all’ultimo giorno, poi ha deciso di passare la mano, consapevole di aver fatto fino in fondo il proprio dovere e di essersi impegnata nell’affrontare i problemi del territorio. Ma, come annota l’avvocata nelle pagine che ripercorrono l’esperienza, non riuscendo a evitare le delusioni, derivanti dalla consapevolezza “di aver commesso un grave, seppure inevitabile errore: l’aver dato per scontato la stima per la mia persona e l’apprezzamento per le mie competenze”. Ed evocando il detto Nemo propheta in patria, ammette “di aver sperimentato il significato di tali parole per le delusioni provate in alcuni momenti del mandato”. Le soddisfazioni, però, sono state in numero maggiore, e questo l’ha ripagata di qualche amarezza.
L'opera
Si intitola “Un Sindaco al femminile” (Edizioni Funambolo) il lavoro che l’avvocata ha dato alle stampe, nato come la Forniti evidenzia, dall’esigenza di “percorrere attraverso le vicende di un piccolo paese e della sua gente la storia dell’uomo in tutte le sue espressioni per evitare che il passar del tempo sfumi il ricordo, come Fausto Raspini… (autore del vocabolario sul dialetto di Mompeo ndr)”. Quasi 300 pagine, che Silvana ha voluto idealmente dedicare alle generazioni che seguiranno, accompagnando la dedica con l’invito rivolto ai giovani affinchè quando “si troveranno a fare scelte per il proprio paese o per la propria città, sappiano costruire il futuro basandosi sulla conoscenza della storia, sul rispetto della memoria, della tradizione e sull’esperienza di chi l’ha preceduti, operando con amore e passione per il benessere comune”.