Una storia professionale come fotografo che spesso si è intrecciata in passato con fatti di cronaca che hanno riguardato la Sabina: omicidi, storiacce di nera e anche processi celebrati a Rieti, ma che coinvolgevano personaggi della sua regione, l’Umbria, dove è considerato il decano dei fotoreporter. Enrico Valentini, 86 anni, con i suoi scatti ha raccontato la Terni e la regione del dopo guerra, il festival dei Due Mondi di cui è stato uno dei fotografi ufficiali, il Todi festival e Umbria jazz. Le sue foto spaziano dalla cronaca allo sport, dall’arte al costume, alcune delle quali sono rimaste nella memoria collettiva, come quelle scattate nel 1961 a Brigitte Bardot, protagonista del film “Vita privata” che si stava girando a Spoleto, ma intercettata da Valentini a Terni e al lago di Piediluco durante un’uscita insieme alla troupe. Uno scoop che, per ironia della sorte, vide l’attrice transalpina ripresa da un fotografo francese, perché Valentini è nato a Mertz, in Francia, nel 1937, dove ha vissuto due anni prima di trasferirsi in Italia. Immagini in bianco e nero pubblicate da riviste e giornali, poi esposte in una mostra sessant'anni dopo.
La carriera
Una carriera iniziata nel 1960 nella redazione ternana del quotidiano La Nazione, dove resterà fino al 2003, diventando anche corrispondente fotografo dell’Ansa e dell’Associated Press oltre a collaborare con numerose testate nazionali, come Cronaca Vera, per la quale è stato spesso presente a Rieti e in Sabina. Le prime sue foto che fanno il giro dell’Italia sono quelle relative al processo Mastrella, ispettore delle dogane a Terni, protagonista di una vicenda balzata alle cronache italiane nel 1962 quando venne scoperta una maxi truffa perpetrata dal funzionario che sottrasse alle casse dello Stato una cifra pari a 750 milioni di lire dell’epoca. Processo che ispirò anche Totò per un episodio del film “Totò contro i quattro" (regista Steno), che i reatini seguirono con particolare interesse perché in aula, tra gli avvocati chiamati a difendere gli imputati, c’era anche il penalista reatino Italo Carotti, che fu autore di un’ arringa appassionata. Foto simbolo e foto curiose sono quelle dell’elefante di un circo che fa il bagno nella fontana di piazza Tacito, quella dei tifosi della Ternana che nella stessa vasca fanno il bagno dopo una vittoria di campionato. C’è tra gli archivi di Valentini la foto dell’allenatore Nereo Rocco che pranza in un ristorante di Terni prima che il suo Milan scenda in campo al Liberati contro i rossoverdi, e poi anche la cantante Mina, scesa a Terni per ritirare il premio San Valentino. Ma i suoi scatti hanno immortalato personaggi storici, come i presidenti della repubblica Cossiga e Pertini, Alberto Sordi, Sophia Loren, Papa Giovanni Paolo II, Aldo Moro, Giampiero Boniperti, Renato Rascel e tantissimi altri.
L’archivio fotografico di Enrico Valentini raccoglie circa 220mila immagini ed è stato dichiarato di “interesse storico particolarmente importante da parte del ministero dei Beni culturali tramite la Soprintendenza archivistica per l’Umbria”. Oggi è custodito e gestito dall’associazione di promozione sociale Tempus Vitae. “Fare il fotoreporter è un mestiere difficile – spiega il decano dei fotoreporter, alla cui storia Confartigianato Terni ha dedicato un ampio servizio – bisogna avere l’abilità e la tenacia per raggiungere il luogo dello scatto, sia questo un incidente stradale, un delitto, oppure un’attrice come Brigitte Bardot. Io ci sono riuscito”.