In una stagione storica ormai lontana, ma ben rievocata in celebri film della commedia all’italiana, la figura del carabiniere, insieme a quella del sindaco, del farmacista, del pretore e del parroco, era tra quelle che in un paese trasmettevano maggiore fiducia e sicurezza, rappresentando punti di riferimento della vita sociale. Se avevi una questione particolare da risolvere, non era inusuale chiedere consigli a uno di questi personaggi, vuoi per avere un consiglio, un suggerimento, o per un intervento risolutore per appianare diatribe e controversie. Ma è il maresciallo dei carabinieri ad avere sempre ispirato, più di altri, la fantasia di scrittori e registi, perché è a lui che molto spesso la gente del paese si rivolgeva, affidandosi alla sua autorevolezza.
Un po’ come avviene anche nella realtà, ma negli ultimi anni il rapporto tra l’Arma e i cittadini ha subito un distanziamento e questo dovuto soprattutto a scelte che hanno portato le stazioni dei carabinieri a limitare il rapporto diretto con le persone, pur continuando a garantire l’attività sul territorio. Non più caserme aperte dalla mattina alla sera, ma orari ridotti, con l’invito a rivolgersi al numero 112 in caso di necessità dopo la chiusura. Una decisione vista come un allontanamento e, allora, ben venga l’iniziativa assunta dal comandante provinciale del Comando Gruppo carabinieri di Rieti, Bruno Bellini, di riallacciare un rapporto più stretto con i cittadini, ripristinando un’apertura più ampia delle stazioni.
Così, dal 2 agosto, sono stati disposti per i comandi Stazione provinciali nuovi orari di apertura per la ricezione del pubblico, standardizzati, più omogenei e soprattutto adattati alle peculiarità del territorio di competenza. Il progetto, dopo un periodo di doverosa sperimentazione, da una parte garantisce un costante punto di contatto con la popolazione tenendo conto delle variegate esigenze dei cittadini e, dall’altra, privilegia la proiezione dei servizi di prevenzione generale sul territorio per il mantenimento della sicurezza pubblica.
“Le moderne forme di comunicazione telematica hanno sicuramente avvicinato il cittadino alle istituzioni rendendo meno indispensabile il contatto diretto – motiva la decisione il colonnello Bellini -. Tuttavia, la stazione dei carabinieir, anche la più piccola,è e restera' sempre un insostituibile punto di riferimento per cittadini, autorità ed enti locali. Del resto, non può essere ignorata l'importanza del contatto diretto tra chi rappresenta lo Stato e la persona che ne ha bisogno; esiste, infatti, un'impalpabile esisgenza di sicurezza, tranquillità e rassicurazione che solo uno sguardo o una stretta di mano possono trasmettere".
In quest’ottica sono stati rimodulati gli orari dei Comandi territoriali che, per una più agevole consultazione, saranno affissi agli ingressi delle caserme. Chiunque potrà rivolgersi ai carabinieri di persona, o anche telefonicamente, per concordare eventualmente un appuntamento in orario a lui più congeniale e colloquiare direttamente con i comandanti dei presidi.