Poggio Mirteto accoglie i nuovi Giudici di pace, in via Riosole si guarda alla fine dell'emergenza

10/09/2024
I nuovi giudici con i magistrati Sabatini, Cambi e Colonnello
I nuovi giudici con i magistrati Sabatini, Cambi e Colonnello
Printer Friendly, PDF & Email

Tre anni dopo la partenza di Antonio Di Silvestro, rimasto a Poggio Mirteto per diciotto anni, sono pronti a entrare in servizio i nuovi giudici di pace che metteranno fine all’emergenza organico, finora tamponata dal coordinatore di Rieti, Nicola Perrone, costretto a dividersi tra la sede di via Verani e l’ufficio mirtense di via Riosole per garantire il regolare svolgimento delle cause. A Rieti, per svolgere il tirocinio, sono arrivati tre avvocati, tutti abilitati alla difesa in Cassazione, nominati dal ministero sulla base delle domande presentate nel 2023, due dei quali diventeranno titolari della sede nel 2025. Si tratta di Carlo Borromeo, 61 anni, originario di Rovigo, ma trasferitosi presto con la famiglia a Roma, David Perria, 44 anni, di Mentana, iscritto al foro di Tivoli, e Marta Polselli, 42 anni, avvocata del foro di Cassino.

E’ toccato al presidente supplente del tribunale, Carlo Sabatini, accogliere i futuri magistrati onorari, presenti la procuratrice facente funzioni Cristina Cambi e il giudice Roberto Colonnello, per introdurli nell’ambiente del palazzo di giustizia che sarà la loro casa per mesi. E a Poggio Mirteto, come del resto in tutti gli altri comuni della bassa Sabina, compresi i cinque dell’area romana, ricadenti sotto la competenza del Giudice di pace, tirano un sospiro di sollievo perché con l'arrivo dei nuovi onorari si allontanano i timori, mai sopiti anche a causa dei passati tentativi di spostare la sede giudiziaria a Fiano Romano, di una chiusura, o ridimensionamento, del presidio dopo la soppressione della sezione distaccata del tribunale, avvenuta nel 2012. Soddisfazione che è anche il frutto della pressione esercitata sul ministero dall’ex presidente del tribunale di Rieti, Pierfrancesco de Angelis, ora dirigente della sezione Gip/Gup del tribunale di Roma, che all’indomani del pensionamento di Di Silvestro si impegnò a promuovere ogni azione che evitasse rischi per la sede mirtense.