Il fascicolo, recuperato dall'avvocato Andrea D'Orazi da un archivio storico, riguarda la vertenza promossa nel 1924 davanti al tribunale di Roma da una tipografia, dove veniva stampato il Popolo d'Italia, contro il Duce e suo fratello Arnaldo, accusati di violazioni contrattuali. Lo stabilimento era stato obbligato a stampare otto edizioni al giorno, invece di due, e linotipisti, proti e correttori di bozze erano stati sostituiti con operai inesperti